Oggi tutti conoscono il significato di ecommerce o commercio elettronico e sempre più utenti acquistano beni e servizi attraverso il web dove si possono fare ottimi acquisti agganciando offerte scontate (provate con le lenti a contatto) oppure incassare delle autentiche e pesanti fregature, come quell’apparente meraviglioso caricabatterie per motorini venduto come booster per auto e addirittura piccoli veicoli commerciali. Com’è quindi che ho buttato via 49,90 €? Semplice. Mi sono fidato delle recensioni ahimè dimostratesi false.
Ma quanto accaduto non è sufficiente per smontare le potenzialità del commercio elettronico, basta seguire alcune regole e dedicare tempo a clienti che ci contattano attraverso il nostro negozio on line. Vediamole.
- I clienti chiamano? Bisogna rispondere subito! A volte rispondere a distanza di poche ore è già troppo tardi e il nostro potenziale cliente ha già acquistato altrove.
- I costi di trasporto vanno sempre dichiarati e messi in evidenza.
- Il prezzo va esposto iva inclusa oppure se si tratta di un B2B va dichiarata la percentuale di imposta.
- I tempi di consegna devono essere chiari e rispettati. Consegnare dopo vi farà ottenere recensioni negative.
- Il cliente può restituire la merce senza motivo e le spese di trasporto sono a carico suo.
- Il costo maggiore non è della piattaforma di ecommerce, ma del magazzino e della gestione vendita.
QUALI SONO INVECE GLI ADEMPIMENTI NORMATIVI?
Avvio attività
La Direttiva 2000/31/CE stabilisce che si possa avviare un e-commerce senzaautorizzazioni preventive (fermi restando i requisiti professionali per lo svolgimento di specifiche attività).
Vendita online occasionale
Si può esercitare anche libera attività fino a5.000 euro l’anno di ricavi, rilasciando ricevuta con l’indicazione di prestazione occasionale ai sensi dell’articolo 67 lettera i) del DPR 917 del 1986. La nota sarà soggetta alla ritenuta d’acconto (redditi da inserire in dichiarazione dei redditi) e, nel caso di compensi superiori a 77,47 euro, a imposta di bollo. Oltre 5.000 euro è necessario aprire Partita IVA e iscriversi alla gestione separata INPS.
Adempimenti
Per avviare un’attività vera e propria è dunque necessario costituire una società davanti al notaio, con spese che potrebbero superare il migliaio di euro tranne nel caso di costituzione di società a responsabilità limitata semplificata (senza oneri notarili). Seguono i classici adempimenti: iscrizione alla Camera di Commercio (tramite ComUnica) e presentazione della SCIA allo Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP) del Comune nel quale si intende avviare l’attività. Non dimenticatevi del commercialista.
Occorre inoltre comunicare all’Agenzia delle Entrate l’indirizzo del sito Web, i dati identificativi dell’Internet Service Provider, l’indirizzo di posta elettronica, il numero di telefono e di fax. La vendita a operatori economici di altro Paese UE prevede anche l’iscrizione nella banca dati VIES (Vat Information Exchange System).
Costi
Per quanto riguarda i costi amministrativi si va da poche decine di euro per il pagamento dei diritti di segreteria al Comune ove si presenta la SCIA, ad un centinaio di euro per l’apertura della Partita IVA e per il diritto annuale della Camera di Commercio.
Spazio web. Chi decide di avviare un e-commerce deve mettere a budget la piattaforma che permette di svolgere l’attività. Tale spesa può anche ammontare a migliaia di euro e comprendere l’acquisto del servizio di hosting (allocazione sui server degli ISP), la prestazione di programmatori e web designer, prima e dopo l’avvio, l’acquisto di hardware, software e backup. In alternativa, si può sempre appoggiarsi a portali di ecommerce che gestiscano per vostro conto tutti gli aspetti logistici e tecnologici come www.amazon.com.
Dati web obbligatori
- Nome, denominazione o ragione sociale;
- domicilio e sede legale;
- contatto telefonico ed e-mail;
- numero di iscrizione al repertorio delle attività economiche, REA o registro imprese;
- eventuale ordine professionale e numero di iscrizione presso cui il prestatore è iscritto;
- titolo professionale e Stato membro in cui è stato rilasciato;
- numero di Partita IVA;
- indicazione chiara e inequivocabile di prezzi e tariffe applicate,
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