Sarà perché saranno miliardari o semplici visionari, ma Elon Musk (Ceo di Tesla), Bill Gates (fondatore di Microsoft), Mark Zuckerberg (fondatore di Facebook)  e Ray Kurzweil (Direcotr of Engineering di Google) ogni due per tre se ne escono con qualche futuribile ipotesi tecnologica davvero originale.

Vediamone alcune. Elon Musk ideatore di Paypal e ora Ceo delle famose auto elettriche a guida autonoma, Tesla, si sta da tempo impegnando per portare l’umanità su Marte. Vabbè, i ricchi avranno il loro bel da spendere dal momento che un biglietto per Marte non costerà certo come un viaggio con un Super Jet in business. Ma quando lo stesso Musk propone di realizzare dei tunnel sotterranei per ovviare il problema del traffico nelle strade, mi chiedo quanto di ciò sia una comunicazione ai soli fini di marketing o se effettivamente ci crede davvero, fatto sta che Elon Musk sta lavorando dal 2013 ad Hyperlook, un progetto che prevede la creazione di treni superveloci da far viaggiare dentro grandi tubi. Qualche giorno fa il Ceo di Tesla è tornato a parlare di uno dei suoi pensieri fissi: la fusione tra uomo e macchina. L’idea di fondo è di collegare il nostro cervello ad un computer in modo da potenziare le capacità intellettuali degli uomini. E ci sta lavorando seriamente tanto più che ha fondato una startup chiamata Neuralink.

Ray Kurzweil assunto dal capoccia di Google  Eric Schmidt, oltre che manifestare ripetutamente come Mark Zuckerberg la necessità di un controllo delle nascite, ha spiegato che l’uomo è destinato a superare se stesso integrandosi con le macchine tecnocologiche. Kurzweil da anni sta studiando con il suo team il cervello umano per renderlo collegabile con la tecnologia. Kurzweil è uno dei maggiorni teorici mondiali della singolarità: il momento nodale della Storia in cui le intelligenze artificiali diventeranno autonome e potranno apprendere ed evolversi da sole.

Infine c’è Bill Gates che come si evince dal suo ultimo libro – Sono un ottimista globale –  insiste per limitare la crescita demografica e per continuare a fare l’elemosina all’Africa. Così facendo, fra venti o trenta anni, citando Steven Pinker teorico della <<fine della violenza>>, andremo verso un mondo senza conflitti.

Non so se tutti questi guru hanno ragione, ma una cosa l’ho capita: per essere dei visionari prima bisogna essere davvero ricchi!